Nei primi anni ’90 la malattia e la morte della madre sono l’occasione per iniziare a cercare Dio, scendendo nel profondo della propria esistenza.
È in questo periodo che nella luce delle sue opere appare la parola di Dio, scoperta sconvolgente e occasione per entrare in contatto con le persone. Nell’agosto 1996 viene invitata a tenere una mostra personale nel suo paese d’origine, durante la festività di San Rocco, santo patrono di Paduli.
Per diversi anni si dedicherà al genere figurativo dapprima ispirandosi alle icone bizantine, per poi reinterpretarle facendone un genere proprio, in cui i volti del secondo periodo acquistano forma e senso nuovo.